Conftrasporto si batte da anni contro i limiti e i divieti imposti dall’Austria al transito dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero, tra cui spicca il divieto settoriale, e contro l’aumento dei pedaggi autostradali. La situazione è ritenuta grave al punto di annunciare una grande manifestazione di autotrasportatori a Vipiteno, che si svolgerà tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio 2023 “per sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che ha un grande valore economico per le nostre imprese”, come spiega il presidente Paolo Uggè.
Il segretario generale di Conftrasporto Verona, Alessio Sorio, aggiunge che “attraversare l’Austria, per i trasportatori è ormai diventato un terno al lotto perché si è sempre in balia degli eventi e dei controlli”. Ad alzare la tensione c’è la proroga dell’esenzione al divieto settoriale per i veicoli che viaggiano in direzione est-ovest (favorendo la Svizzera), mantenendo quella nella direzione sud-nord (penalizzando l’Italia).
Il primo gennaio 2023 aumenterà anche il pedaggio autostradale austriaco per i veicoli industriali, con un incremento medio del 2,8%, ma che raggiunge il 4% per i camion Euro VI (perché sarà annullato lo sconto finora dedicato a questa categoria).
Conftrasporto contesta anche il progetto Slot presentato dalla società Autobrennero, che gestisce l’autostrada italiana A22, che potrebbe introdurre in futuro un sistema di limitazione degli accessi, con prenotazione telematica, all’infrastruttura se si supererà una certa soglia di traffico. Una soluzione che secondo Uggè “potrebbe generare tensioni nell’autotrasporto e comportare ingenti danni all’economia”.