Prosegue la crisi del colosso ungherese dell’autotrasporto Waberer’s International che nel rapporto relativo all’andamento nel secondo semestre 2020 rivela una drastica riduzione del fatturato di un terzo (33,1%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In termini assoluti, i ricavi di aprile, maggio e giugno sono stati di 115,5 milioni e la società imputa questa caduta alla pandemia di Covid-19 (che ha ridotto l’autotrasporto internazionale in tutta Europa del 30-40%) e al taglio della flotta iniziato nel 2019 per contenere i costi e che ha fermato un migliaio di veicoli industriali, pari a un terzo del parco.
La società ungherese perde nell’autotrasporto internazionale, che resta la sua attività principale, ma guadagna nella logistica in conto terzi (divisione Regional Contract Logistics). Per contenere le perdite, oltre alla drastica riduzione dei veicoli Waberer’s ha cambiato da luglio la modalità del loro utilizzo, passando da quella “taxi” a quella “trade lane”. Il primo modello prevedeva soprattutto viaggi spot sulla base della domanda in tempo reale, con una redditività relativamente bassa, mentre la seconda privilegia i contratti a lungo termine lungo le principali rotte europee. Questo cambiamento dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno.
Il taglio dei costi ha migliorato i margini nel secondo trimestre di quest’anno. L’Ebidta si è contratto del 27,5% a 8,7 milioni, ma il suo margine è migliorato dello 0,6%, raggiungendo il 7,5%. L’Ebit è rimasto stabile a -5,9 milioni nonostante il calo dei ricavi e dell’Ebidta, mentre l’indebitamento finanziario netto è diminuito di 10,3 milioni di euro.
Illustrando questi risultati, la società scrive che “la direzione si aspetta che il ritorno ai livelli di volume pre-crisi nel mercato europeo dei trasporti a lungo raggio dovrebbe restare lento e la domanda dovrebbe rimanere contenuta nei prossimi trimestri. In questo contesto, Waberer’s continuerà a concentrarsi sulla redditività, la generazione di cassa e la riduzione dell'indebitamento cambiando modello di business, riducendo le dimensioni della flotta negli Its (autotrasporto internazionale) e concentrandosi sull'acquisizione di quote di mercato in Rcl (logistica in conto terzi)”.