Un autotrasporto abusivo ha condotto alla scoperta di un impianto di distribuzione di gasolio privo di autorizzazioni. La vicenda è iniziata con un consueto controllo su strada attuato da una pattuglia della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno a un furgone. Nel vano di carico, i Finanzieri hanno trovato un carico di carburante trasportato in modo irregolare. Una violazione che ha comportato all'autista, un uomo di trent'anni residente a Teramo, la sospensione della patente e della carta di circolazione del veicolo, oltre a una multa di 6000 euro.
Ma la vicenda non è finita così, perché la Finanza è andata nel luogo da cui era partita la spedizione, che è la sede di un'azienda di autotrasporto. Nel piazzale, i militi hanno visto un impianto di erogazione di carburante formato da una cisterna di nove metri cubi, che conteneva 1300 litri di gasolio, e da un impianto di erogazione. I successivi controlli hanno rivelato la condizione di abusivismo dell'intero impianto, che non aveva l'autorizzazione del Comune e il certificato di prevenzione incendi dei Vigili del Fuoco. E la mancanza di quest'ultimo certificato ha portato al sequestro penale della cisterna e del suo contenuto. Inoltre, il titolare dell'azienda è stato denunciato per la mancanza delle autorizzazioni e dei certificati e rischia fino a un anno di carcere e un'ammenda fino a 2582 euro, oltre a multe fino a 18mila euro per varie violazioni amministrative.
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