Lo sgombero del grande campo profughi di Calais, soprannominato la Jungla, non ha fermato gli assalti ai camion diretti all'imbarco nel porto di Calais, che sono proseguiti per tutta l'estate. Durante l'intera notte tra il 21 e 22 agosto 2017 sono avvenute delle risse tra i migranti accampati lungo l'autostrada A16, coinvolgendo tra 150 e 200 persone e causando sedici feriti lievi. Le risse sono proseguite anche nel pomeriggio del 22 agosto, provocando 21 feriti e cinque arresti.
Il caso più recente è avvenuto il 3 settembre sulla circonvallazione di Calais, quando un ingorgo all'ingresso del porto di Calais ha causato una lunga colonna di camion sulla strada. Ne hanno approfittato alcune decine di migranti per tentare di salire sui semirimorchi e passare così in Gran Bretagna. È intervenuto quindi il reparto mobile della Gendarmeria francese, cui è seguita una sassaiola. La Polizia ha comunque sgomberato alcuni semirimorchi occupati dai migranti. Poi, gli scontri sono proseguiti sull'autostrada A16, che già nella notte tra l'1 e il 2 settembre era stata bloccata da alcune barricate erette per costringere i camion a fermarsi. Qua la Polizia ha disperso un gruppo di sessanta migranti.
L'associazione dell'autotrasporto britannico RHA chiede il dispiegamento dei militari francesi per assicurare l'incolumità dei camionisti: "I nostri associati sono spaventati e arrabbiati", ha dichiarato alla BBC Rod McKenzie, Director of Policy dell'associazione. "Bande di migranti, spesso armati con barre d'acciaio, attaccano i loro veicoli. La Polizia è molto sotto organico ed è chiaro che non può fronteggiare il numero crescente di migranti che cercano di raggiungere la Gran Bretagna. Sappiamo di molti autisti che si rifiutano di svolgere viaggi tra Dover e Calais, mentre molti autotrasportatori stanno dirottando i camion da Calais, con un costo supplementare".
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