Secondo fonti sindacali, si sarebbe riaperta una procedura per la prosecuzione delle attività di Artoni, diversa da quella interrotta nei giorni scorsi. Durante l'incontro al ministero per lo Sviluppo Economico di oggi – cui hanno partecipato rappresentanti delle due aziende e dei tre sindacati confederali – la Fercam rientrerebbe in gioco, ma in modo ridotto rispetto alla trattativa saltata a gennaio. Si tratta dell'affitto di ramo d'azienda in un perimetro che deve ancora essere individuato e che consentirebbe il trasferimento di 150 lavoratori.
Nello stesso tempo, Artoni si è impegnata a proseguire l'attività, seppure in modo parziale, attivando una procedura di cassa integrazione. Inoltre, i sindacati aggiungono che "Artoni deve farsi carico delle retribuzioni pregresse di tutti i lavoratori ed è necessario il coinvolgimento di tutte le regioni interessate per dare prospettive occupazionali e di reddito ai lavoratori indiretti senza salario e dell'indotto senza lavoro". Questa soluzione sarà definita entro il 10 marzo e la verifica degli impegni sarà svolta in un incontro al ministero dello Sviluppo Economico programmato per il 14 marzo.
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