L’intero settore dell’autotrasporto sta subendo una crisi di liquidità, causata dai pagamenti in forte ritardo da parte di una parte della committenza, mentre l’acquisto di beni e servizi per far viaggiare i camion devono essere pagati in tempi brevi. Tra i costi ci sono anche quelli relativi ai pedaggi autostradali e su questi la Fiap chiede alle società concessionarie di sospendere i pagamenti sino alla fine dell’emergenza della Covid-19. L’associazione lo ha fatto inviando una lettera al presidente dell’associazione dei concessionari Aiscat, Fabio Palenzona (che preside anche la confederazione del trasporto Conftrasporto, cui aderisce la stessa Fiap).
Nella lettera, il presidente della Fiap Massimo Bagnoli propone che le somme sospese siano rimborsate dalle società di autotrasporto con almeno sei rate, a partire da gennaio 2021. Bagnoli aggiunge che “sarebbe opportuno” esonerare dal pagamento le imprese che trasportano “apparecchiature sanitarie, per la sanificazione e ogni ulteriore merce connessa alla gestione dell’emergenza Covid-19, come avviene nel caso di utilizzo dell’infrastruttura da parte delle Forze dell’Ordine”.
Il Consiglio nazionale della Fiap ha anche ribadito altre richieste che riguardano la crisi dell’autotrasporto. “Pur avendo constatato piccoli passi verso le esigenze delle imprese, come l’anticipazione del pagamento dei rimborsi dei pedaggi autostradali al 30 giugno nonché, da quanto risulta, dello smobilizzo dei rimborsi sugli investimenti, rimangono ancora aperti molti dei punti salienti contenuti nelle nostre proposte”, spiega il direttore Alessandro Peron. “È quanto mai fondamentale che il Governo comprenda che il Decreto Liquidità non è utilizzabile per le imprese di trasporto per le reali difficoltà di accesso al credito bancario”.
Quindi, la Fiap chiede altre misure per garantire la liquidità delle aziende, tra cui l’associazione pone in primo piano il rispetto dei tempi di pagamento delle fatture per servizi di trasporto, anche tramite l’attivazione della deroga prevista nell’art. 66 della Direttiva Europea 2006/112/CE; l’immediata fruibilità del rimborso delle accise sul gasolio tramite un azzeramento dei tempi di attesa previsti dalla norma vigente, i sessanta giorni del cosiddetto silenzio-assenso; la conferma della sospensione del pagamento dei contributi previdenziali per il settore quanto meno fino alla fine del 2020, con rimborso rateizzato negli anni successivi.
Silvio Faggi, segretario nazionale della Fiap ammonisce che “la mancanza di risposte efficaci rispetto alle evidenti criticità, soprattutto in tema di liquidità e di difficoltà di accesso al credito indirizzerà le imprese verso scelte ed azioni assunte in piena autonomia, anche se indesiderate, che potrebbero ricomprendere atti di disobbedienza fiscale, sino alla scelta del fermo dei propri servizi con conseguente blocco degli approvvigionamenti. Uno scenario dagli esiti purtroppo deleteri su tutto e tutti, a partire dalla mancanza complessiva di approvvigionamenti".