Con la nuova disciplina, le imprese di autotrasporto possono dimostrare il requisito di capacità finanziaria solo in due modi: o la certificazione del bilancio svolta da un revisore contabile oppure con una fideiussione bancaria. L'alternativa della polizza assicurativa è stata invece abolita, con una sola eccezione: la possono usare le imprese appena iscritte all'Albo, ma solo nei primi due anni di attività. Questa deroga è concessa perché in questi due anni non si può attivare un processo di revisione contabile. Poi anche loro dovranno adeguarsi.
La Fita Cna contesta questo provvedimento, perché le imprese di autotrasporto "dovranno affrontare costi molto elevati per il rilascio di una fideiussione bancaria, ma anche che in molti casi sarà richiesto loro di vincolare un deposito corrispondente alla cifra garantita". E ciò, secondo l'associazione, "mette a rischio la sopravvivenza di migliaia di imprese di autotrasporto merci". Inoltre, la Fita ricorda che l'esclusione della polizza assicurativa avviene solo in Italia, nell'ambito dell'Unione Europea.
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