L'organizzazione sgominata il 3 febbraio 2020 da un'operazione della Guardia di Finanza con l'arresto di tredici persone ha contatti con la criminalità organizzata e, un particolare, con la Camorra e il clan romano dei Casamonica. L'operazione Fuel Discount che stamane ha coinvolto un centinaio di Finanzieri, è iniziata nel gennaio del 2019, quando i militi del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pavia ha avviato l'indagine partendo dall'aumento del transito di autocisterne slovene e croata verso un deposito di carburanti di Vigevano. Nei mesi successivi l'inchiesta si è intensificata, anche con il contributo della Polizia Stradale e dell'Ufficio delle Dogane di Pavia, scoprendo una frode carosello sui prodotti petroliferi.
Secondo gli inquirenti, l'organizzazione criminale acquistava i carburanti attraverso società cartiere da società situate nella Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Romania e Slovenia, importandolo in Italia e rivendendolo tramite fatture false direttamente a consumatori o a distributori in Piemonte, Veneto e Lombardia a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato grazie all'evasione dell'Iva e di altre imposte. I profitti erano poi reinvestiti in altre attività illecite o usate per acquistare beni di lusso. Al termine dell'operazione, la Finanza ha sequestrato beni per circa sessanta milioni di euro, a fronte di un'evasione di cento milioni.
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