Durante la riunione che si è svolta presso l'Autorità Portuale genovese gli operatori coinvolti hanno convenuto sul fatto che la principale criticità attualmente è quella legata ai tempi di trasmissione del certificato VGM, che non coincidono con quelli di entrata al gate portuale dei camion. Giuseppe Tagnochetti, coordinatore di Trasportounito in Liguria, ha spiegato che "si è cercato di trovare una soluzione che potesse accontentare tutti e che risolvesse questa inefficienza che pesa solo sugli autotrasportatori. Una via d'uscita potrebbe essere rappresentata dalla creazione di una sorta di dichiarazione pre-VGM che le compagnie possono inviare al terminalista con maggiore semplicità e in tempi più brevi rispetto al certificato vero e proprio consentendo così l'ingresso immediato del camion per lo scarico. Questa soluzione parallela non inficerebbe la procedura formale di trasmissione del necessario certificato VGM dall'agenzia marittima alla compagnia di navigazione e al terminal portuale per l'imbarco del container".
Ora non rimane che attendere che decisioni prenderà a questo proposito l'Autorità Portuale e la locale Capitaneria di porto che comunque dovrà emanare un'ordinanza in tempi brevi chiarendo le procedure concordate a livello locale fra gli operatori coinvolti. La buona notizia è che dal 1° luglio a oggi nessun container è stato lasciato a terra nel porto di Genova per mancanza del certificato VGM.
Nicola Capuzzo
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