Anche il camion tedesco perde terreno nell'autotrasporto internazionale a favore di quello dell'Est. Est. Lo ha ribadito l'associazione dei trasportatori BLG durante l'ultima assemblea nazionale, mostrando i dati ufficiali dell'Ufficio Federale sul trasporto merci (BAG). Le statistiche rivelano che dal 2005 al 2017 (considerando i primi otto mesi di quest'anno) la quota degli autotrasportatori tedeschi è calata di otto punti (dal 65,7% al 57,7%), mentre quella dei nuovi Paesi comunitari (ossia quelli dell'Est) è balzata di 14 punti (dal 18,4% al 33,2%).
Al primo posto tra i camion stranieri che viaggiano sulle strade tedesche ci sono i confinanti polacchi (che versano il 15,8% sul totale del pedaggio tedesco Maut), seguiti dai cechi (4,2%) e dai rumeni (3,5%). I camion dei Paesi della "vecchia Unione", esclusi ovviamente quelli tedeschi, contribuiscono complessivamente per il 6,9% del Maut (che ricordiamo è pagato in base ai chilometri percorsi).
La BLG afferma esplicitamente che la causa di questa tendenza è il dumping sociale sugli autisti, causato dalle forti differenze di retribuzione e di contributi. L'associazione chiede che il Pacchetto Mobilità della Commissione Europea ponga rimedio a questa situazione e tra le misure chieste c'è anche l'inclusione nelle normativa sul cabotaggio stradale dei veicoli con massa inferiore a 3,5 tonnellate.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!