Durante il 2022 il Governo britannico aveva previsto la progressiva introduzione di nuove pratiche e controlli alle merci in importazione, nell’ambito dell’applicazione della Brexit. Già nelle prime settimane dell’anno, però, sono emersi inconvenienti – tra cui spicca il blocco del sistema informatico per le dichiarazioni delle merci in ingresso – che hanno causato intasamenti, ritardi e aumenti del costo dell’intera filiera del trasporto. Così, Londra ha annunciato che rinvia al 2023 l’introduzione di alcuni controlli, ammettendo che rappresentano un complicazione e un costo.
In particolare, il Governo britannico ha rinviato al 2023 alcuni provvedimenti che sarebbero dovuti entrare in vigore a luglio 2022, ossia alcuni requisiti e certificazioni sanitarie e fitosanitarie, le dichiarazioni di sicurezza e le restrizioni all’importazione di carni refrigerate. Londra ha anche precisato che restano in vigore le procedure e i controlli attuali. Ciò dovrebbe semplificare le pratiche degli esportatori comunitari e rendere più fluidi i viaggi dei trasportatori.
Sempre nell’ambito dell’autotrasporto, il 1° maggio 2022 è scaduto il regime di alleggerimento delle norme sul cabotaggio stradale introdotte a novembre 2022 da Londra per affrontare la carenza di autisti di veicoli industriali. Il Governo non ha rinnovato il provvedimento e quindi dal 1° maggio si torna alla normativa precedente, ossia due operazioni di cabotaggio entro sette giorni dall’ingresso del veicolo in Gran Bretagna. Inoltre, il cabotaggio è permesso solo ai veicoli dei Paesi comunitari.