All’inizio di ottobre 2021 l’impennata del prezzo del gas naturale, compreso quello liquefatto per l’autotrasporto, ha attratto l’attenzione degli operatori perché ha superato la soglia dei due euro al chilogrammo, segnando così un raddoppio in un solo anno. Ma nel frattempo anche il prezzo del gasolio per autotrazione ha continuato la sua crescita, che prosegue costante da dicembre 2020 e a settembre 2021, mese della più recente rilevazione del ministero per lo Sviluppo Economico, ha toccato il nuovo record di 1517,19 euro per mille litri, 179 euro in più rispetto a gennaio. Non si vedeva una cifra simile da maggio 2019, quando il prezzo toccò i 1519,10 euro per mille litri. Allora inizio una discesa, mentre ora restano incognite per il futuro. Il 12 ottobre, infatti, il prezzo del barile ha superato gli 80 dollari, il valore massimo degli ultimi sette anni.
Questo aumento di costo incide in modo rilevante sull’autotrasporto, già colpito da altri gravi problemi, come la carenza di autisti, i cantieri autostradali e l’obbligo del Green Pass. Il ministero Mims (ex Trasporti) indica per settembre un costo per il gasolio di 1,215 euro al litro per i veicoli che non beneficiano del rimborso delle accise (ossia tutti quelli con motore fino a Euro IV e tutti quelli con massa complessiva fino a 7,5 tonnellate), che scende a 1 euro al litro per i veicoli industriali più pesanti e con motore da Euro V in su.
Il videocast K44 ha dedicato un episodio sull’aumento del costo del gasolio, anche nel contesto della transizione energetica. Ve lo riproponiamo.