L’11 giugno 2024 è avvenuto nella sede del ministero dei Trasporti un incontro tra i rappresentanti del Governo e le associazioni dell’autotrasporto, che Unatras definisce in una nota “interlocutorio”. Da parte governativa è giunta la conferma di alcuni benefici per il settore: la definitiva erogazione del contributo per il gasolio relativo a luglio 2022 (per il quale è già pronto il Decreto Direttoriale), la definizione dei Decreti sugli incentivi per la formazione (5 milioni) e gli investimenti per il 2024 (25 milioni) e la ripartizione dei 240 milioni di euro per il triennio 2025-2027, che saranno divisi come gli anni precedenti.
Nella riunione non si è parlato solo di contributi, ma anche di norme. Innanzitutto Unatras ha espresso l'esigenza di trasformare in Legge le proposte elaborate dalla commissione normativa dell’Albo degli Autotrasportatori. Su tale questione, il Governo “si è impegnato a concludere nel più breve tempo possibile le verifiche con le autorità competenti e a inserire nel primo provvedimento utile le due norme riguardanti i tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci e il rispetto dei tempi di pagamento”, afferma l’associazione nella nota.
Unatras ha anche chiesto di rivedere l’attuale impianto delle tabelle sui costi di riferimento pubblicate periodicamente dal ministero dei Trasporti per calcolare i costi d’esercizio dell’autotrasporto. Nell’incontro si è parlato anche di trasporti eccezionali e di trasporti di container. Per i primi, Unatras auspica una riforma complessiva del settore, mentre per i secondi l’associazione ha criticato la mancata convocazione dei firmatari del relativo accordo. Unatras ha anche chiesto al Governo d’intervenire sulle modifiche previste al Codice della Strada per “rivedere l'iniqua norma relativa alla sospensione breve per le patenti professionali”.
La Fiap aggiunge che durante la riunione il ministero si è impegnato ad anticipare una parte del marebonus alle imprese di autotrasporto. Inoltre, “il dicastero si è impegnato a recuperare una parte degli incassi provenienti dagli schemi di Emission Trading System per reinvestirli nel settore dell’autotrasporto, particolarmente colpito dagli aumenti dei costi di trasporto marittimo”.