Il 2023 si apre con altri nove giorni di divieto di circolazione dei veicoli industriali lungo l’asse del Brennero austriaco, ossia le autostrade A12 e A13. Sono tutti i sabati dal 7 gennaio all’11 marzo, nella fascia oraria tra le 7.00 e le 15.00. Il divieto vale per i veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate diretti in Italia o in Germania. Il divieto entra in vigore in corrispondenza del primo dosaggio per i veicoli industriali del 2023, quello del 9 gennaio, che ha prodotto una fila di camion lunga ben 21 chilometri in Baviera.
Il dosaggio consiste nel blocco dei veicoli quando si raggiunge il flusso di trecento camion l’ora lungo l’autostrada A12 in direzione sud. A Kufstein si sono accumulati oltre novecento veicoli industriali e ci sono volute quattro ore per sciogliere l’ingorgo. Per ora, il Tirolo austriaco ha indetto altri ventiquattro giorni di dosaggio per il 2023, ma questo numero potrebbe aumentare.
Intanto sul versante italiano, il 12 gennaio l'associazione degli autotrasportatori Anita ha diffuso i dati sui transiti dei veicoli pesanti lungo l’asse del Brennero, da cui emerge che i numeri del 2022 restano sostanzialmente invariati rispetto all’anno precedente e addirittura nel terzo quadrimestre si registra una riduzione del 10%. stiamo parlando di circa 2,4 milioni di veicoli industriali l’anno, a fronte di quasi 11 milioni di veicoli leggeri.
“Se si vuole parlare di saturazione del corridoio del Brennero occorre considerare anche il traffico di veicoli leggeri che sono quattro volte tanto il traffico pesante e si concentrano per lo più nei periodi feriali e nei fine settimana”, commenta il presidente Thomas Baumgartner, che ribadisce l’opposizione del sistema a slot proposto dalla Provincia di Bolzano per l’autostrada italiana A22. Se si vuole ridurre l’intasamento dell’asse del Brennero, propone Baumgartner, bisogna permettere la circolazione notturna dei camion e abolire il doppio pedaggio notturno tra il confine italiano e Innsbruck.
La nota dell’Anita conclude con un’analisi dei flussi sulle entrate e uscite dell’A22 in territorio altoatesino, da cui emerge che degli oltre quattro milioni di veicoli transitati ai caselli, il 42% riguardavano traffico locale (ossia fuori dagli svincoli che riguardano l’accesso alla frontiere del Brennero), quindi solo il 58% riguarda traffico di transito internazionale. “Se ci lamentiamo del traffico pesante sulle autostrade dobbiamo sempre considerare che in gran parte è dovuto alle esigenze locali per l’approvvigionamento e funzionamento del sistema economico e sociale”, precisa Baumgartner.