La Gran Bretagna è il Paese che attualmente sta subendo le conseguenze più gravi e immediate della carenza di autisti, a causa anche della pandemia di Covid-19 e della Brexit. Dopo i problemi di approvvigionamento dei supermercati, anche le catene di ristoranti, come Nandos, e di fast food, tra cui McDonald’s, hanno i rifornimenti centellinati. Fonti inglesi affermano che McDonald’s abbia sospeso la vendita di frullati a causa della mancanza di latte.
Ma il problema è continentale e riguarda anche Paesi che fino a poco tempo fa esportavano autisti. TransportIntelligence ha pubblicato un rapporto su questo fenomeno, da cui emerge che in Europa mancherebbero almeno 400mila camionisti. I Paesi più colpiti sono, nell’ordine, la Polonia, la Gran Bretagna e la Germania. In Polonia mancherebbero addirittura 124mila autisti di veicoli industriali, ossia il 37% del totale.
In Gran Bretagna tale numero oscilla tra 60mila (dati Rha) e 76mila unità (dati Labour Force Survey). Ma queste fonti si riferiscono al 2020, ossia prima della Brexit, quindi i numeri britannici potrebbero essere superiori. Anche il dato tedesco varia, tra 45mila (secondo Dslv) e 60mila unità (secondo Bgl). La tendenza tedesca è in forte aumento e l’Iru stima che entro il 2027, se non ci saranno miglioramenti, la carenza di autisti potrebbe raggiungere le 185mila unità.
Segue un gruppo di tre Paesi latini: Francia, Spagna e Italia. Il dato francese (fermo al 2019) si attesta a 43mila unità, mentre ben inferiore è quello spagnolo (15.340 unità), che si avvicina all’italiano (circa 15mila unità). Per l’Italia, TransportIntelligence cita un articolo del Corriere della Sera. Nei Paesi scandinavi emergono cifre inferiori, anche per il minor numero di abitanti e quindi d’imprese di autotrasporto: 5000 in Svezia, 3000 in Norvegia e 2500 in Danimarca.
La ricerca cita anche due Paesi extra-comunitari dell’Est: Bielorussia ed Ucraina. Nel primo caso, una stima del 2019 indica una carenza di 4500 autisti. Per l’Ucraina (anch’essa fonte di autisti immigrati in occidente) la stima varia così tanto da renderla poco attendibile: si passa da 12mila a 120mila autisti “secondo la regione”.
Tutti questi dati sono stime, perché non esiste un esatto censimento dei posti vacanti. Numeri a parte, il caso britannico mostra che un evento esterno può mettere rapidamente in crisi la macchina logistica, da cui dipende l’economia e la vita della popolazione europea.
Il videocast K44 ha affrontato il tema della carenza di autisti in alcuni episodi, che vi riproponiamo.