Scaffali dei supermercati vuoti, distribuzione di carburanti a secco e perfino esaurimento del latte per i frullati di McDonald’s: durante questa estate la carenza di autisti in Gran Bretagna – spinta anche dalla pandemia di Covid-19 e dalla Brexit – ha mostrato le sue conseguenze anche ai consumatori finali. La reazione delle flotte di autotrasporto e del conto proprio (soprattutto nella Gdo) è stata una sorta di competizione a reclutare gli autisti con bonus per i nuovi assunti – che sono arrivati a 5000 sterline (5830 euro) – o con aumenti di stipendi.
Ciò aumenta i costi dell'autotrasporto e per affrontare tale incremento alcuni autotrasportatori stanno chiedendo un sovrapprezzo ai committenti, definendolo proprio per “conservare gli autisti” (driver retention surcharges). Lo spedizioniere Norman scrive che “stiamo vedendo alcuni trasportatori che impongono supplementi di 50 sterline (58 euro) per ogni carico e ci aspettiamo che questa pratica verrà presto adottata da tutti i trasportatori, perché il settore cerca disperatamente di arginare la fuga degli autisti”.
L’Institute of Export & International Trade ha scritto il 27 agosto 2021 che il sovrapprezzo raggiunge addirittura le 65 sterline (quasi 76 euro) e che questa azione “è sempre più diffusa”. L’istituto cita il giornale Telegraph, secondo cui negli ultimi cinque mesi i salari degli autisti sarebbero aumentati mediamente del dieci percento e un autotrasportatore ha dichiarato al giornale Loadstar di avere dovuto aumentare le retribuzioni del venti percento. Con l’avvicinarsi della stagione di picco (le festività natalizie) la competizione per reclutare autisti diventerà più intensa e quindi il supplemento potrebbe aumentare.
Intanto le ultime notizie mostrano che le conseguenze della carenza di autisti stanno coinvolgendo sempre più attività, comprese quelle sanitarie. La Bbc riferisce che mancano le provette per gli esami del sangue e il National Health Service (ossia il servizio sanitario nazionale) ha temporaneamente sospeso test del sangue per la fertilità, il pre-diabete, le allergie e alcuni disturbi del sangue.
Restando nella filiera logistica, della carenza di autisti si occupa anche l’associazione delle imprese portuali British Port Association. Il suo Chief Executive Richard Ballantye ha dichiarato che “la carenza di capacità di trasporto ha contribuito alle inefficienze in tutta la catena di approvvigionamento e stiamo assistendo a un aumento dei tempi d'attesa nei porti. Ciò fa salire i costi e mette i fornitori sotto pressione. Come molti hanno indicato, Covid e Brexit hanno ovviamente contribuito alla carenza di autisti e siamo molto favorevoli alle richieste dell'industria dell'autotrasporto per una revisione delle regole sull'immigrazione post Brexit per gli autisti di mezzi pesanti con sede in Europa. L'azione è necessaria ora, in particolare in vista dell'introduzione di nuovi controlli di applicazione per le importazioni a gennaio, che potrebbero aggiungere ulteriori pressioni sulla catena di approvvigionamento".
Si stima che manchino circa 100mila autisti secondo gli attuali bisogni della Gran Bretagna, a causa anche di 79mila conducenti stranieri che la Brexit ha rimandato nei loro Paesi d’origine. Inoltre, nel Paese la Covid-19 ha sospeso gli esami per 45mila patenti per veicoli industriali, causando quindi ritardi per il loro rilascio.