L’osservatorio permanente sui pagamenti all’autotrasporto dell’associazione spagnola Fenadismer ha rilevato che a gennaio 2024 è proseguita la diminuzione dei tempi di pagamento riscontrata nel mese precedente, attestandosi su una media di 66 giorni. L’associazione sottolinea che questo dato si avvicina al limite massimo legale di pagamento stabilito dalla Legge, che è di 60 giorni. Questo fenomeno dipende dalla normativa introdotta dal Governo spagnolo nel 2021, che prevede sanzioni contro i committenti morosi e la pubblicazione dei loro nomi in un pubblico registro sul web. A ciò si aggiunge un’intensa attività di controllo svolta dai servizi ispettivi su committenti e intermediari.
Fenadismer precisa che il rispetto dei termini di pagamento è migliorato considerevolmente, con il 66% delle aziende che hanno superato di poco il limite legale di 60 giorni, pagando tra i 60 e i 90 giorni. Al contrario, solo l'11% ha superato i 120 giorni di pagamento, una percentuale significativamente inferiore rispetto all'anno precedente, quando tale indice superava il 20%. Per quanto riguarda i metodi di pagamento, prevale il bonifico bancario, col 67%.
All’inizio di marzo 2024, il ministero dei Trasporti ha pubblicato l’elenco più recente dei committenti sanzionati per morosità, che comprende oltre quattrocento nomi. Alcune imprese hanno ricevuto multe che superano i 125mila euro. Le aziende coinvolte appartengono a vari settori economici, tra cui la grande distribuzione organizzata, imprese alimentari e produttori di automobili. La sanzione più elevata è stata ricevuta dalla società Trans Sesé, che deve pagare 125.339 euro.
Per trovare le imprese morose, il ministero dei Trasporti offre agli autotrasportatori un servizio di segnalazione anonima per presentare reclami riguardanti violazioni della legislazione sui trasporti in vigore, inclusi i termini massimi di pagamento. Attraverso la compilazione di un semplice modulo, senza la necessità di fornire dati personali per preservare l'anonimato, i trasportatori possono far valere i propri diritti.