Il 2 febbraio 2022 inizia una nuova fase di applicazione della riforma dell’autotrasporto internazionale prevista dal primo Pacchetto Mobilità. Entrano in vigore l’obbligo di segnare il passaggio delle frontiere dei veicoli industriali e nuove regole sul distacco dei conducenti. Altre norme entreranno in vigore nelle prossime settimane, la l’Iru afferma che non tutti gli aspetti di tale riforma sono chiari e chiede quindi un intervento della Commissione Europea.
L’organizzazione dell’autotrasporto spiega che “la preparazione per l'applicazione delle nuove norme sul distacco dei conducenti è stato un processo intenso e complicato”, ma restano ancora dubbi nell’ambito del trasporto intermodale e manca il Regolamento sulla classificazione delle infrazioni. L’Iru chiede un intervento di Bruxelles anche sulla registrazione manuale ai transiti tra Stati “a causa del suo potenziale intasamento alle frontiere”.
L’Iru rileva anche un’altra grave carenza, che in questo caso riguarda i singoli Stati dell’Unione. Essi hanno l’obbligo di recepire e pubblicare le condizioni da applicare al distacco degli autisti nei loro Paesi entro il 2 febbraio, comprese le informazioni sulla remunerazione dei conducenti. “Al momento, tuttavia, solo pochi Paesi hanno condiviso queste informazioni, e non sempre in un modo facile da usare”, afferma l’Iru.
Pure sulle nuove norme sul cabotaggio terrestre, che entreranno in vigore il 21 febbraio 2022, l’Iru evidenzia alcune carenze. “È preoccupante che diversi Stati membri non abbiano ancora recepito le disposizioni chiave nella legislazione nazionale, come l'interazione tra le nuove regole sul cabotaggio e il trasporto combinato”, precisa l’Iru. L'organizzazione spera in un chiarimento dal parte di Bruxelles.