Nel 2024 l’Austria aumenterà, sin dal primo gennaio, i pedaggio dei veicoli industriali, adottando il nuovo sistema comunitario che comprende anche le emissioni di CO2. Lo stabilisce il regolamento pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale dell’Austria il 21 novembre 2023. Gli aumenti varranno per tutti i veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate con una percentuale che varia secondo la classe ambientale.
La tabella dei nuovi pedaggi chilometrici spazia dai 0,05 euro per un autocarro elettrico a due assi ai 0,554 euro per un complesso a quattro o più assi con motore Euro 0/3. Restando nell’ambito della categoria più pesante, un elettrico pagherà 0,1097 euro, un Euro VI 0,473 euro, un EuroV/Eev 0,499 euro e un Euro IV 0,525 euro.
L’aumento dei pedaggi giunge poco dopo la richiesta di Vienna all’Italia di aumentare la quota di traffico ferroviario per le spedizioni che attraversano il Paese, che ora si attesta al 26%. Anita ribatte che “invece di chiedere sforzi ai paesi confinanti, l’Austria farebbe bene a guardare in casa propria”. L’associazione segnala infatti che nel 2021 Statistik Austria, l’organo ufficiale del Governo austriaco, rilevò una quota di trasporto ferroviario delle merci interno di solo il 6,9%, ben sotto la media europea.
Il delegato per le questioni del Brennero di Anita, Thomas Baumgartner aggiunge che “tutti i trasportatori sono pronti a trasferire più merce possibile alla ferrovia, ma attualmente non ci sono più tracce disponibili e i terminali ferroviari per il trasbordo sono saturi. Per evitare i continui incolonnamenti sull’autostrada del Brennero, incrementare la sicurezza degli autisti in transito ed evitare costi inutili alle aziende di trasporto e all’export del made in Italy, occorre eliminare urgentemente il divieto di circolazione e doppio pedaggio notturno. Questo consentirebbe sicuramente un traffico più fluido con minore impatto ambientale”.