Il versamento annuale del contributo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti è uno dei punti al centro della discussione che le associazioni dell’autotrasporto (che si oppongono) hanno avviato col ministero dei Trasporti. Se ne dovrebbe parlare anche al prossimo incontro, previsto per il 17 aprile 2023. Intanto, però, l’Autorità procede senza indugi a chiedere il pagamento, come mostra la Determina di aprile, che definisce le modalità operative per il versamento. L’importo da pagare è pari allo o,5 permille dell’ultimo fatturato dell’impresa, con l’esonero per le somme fino a 2.500 euro.
La Determina ribadisce che sono obbligati al pagamento i “soggetti esercenti i servizi di trasporto di merci su strada connessi con autostrade, porti, scali ferroviari merci, aeroporti, interporti di cui al comma 1, lettera l) dell’articolo 1 della delibera n. 242/2022” che al 31 dicembre 2022 avevano nella propria disponibilità “veicoli, dotati di capacità di carico, con massa complessiva oltre i 26.000 (ventiseimila) chilogrammi ovvero trattori con peso rimorchiabile oltre i 26.000 (ventiseimila) chilogrammi”. In pratica, una gran parte delle imprese di autotrasporto in conto terzi.
Sono esonerate dal pagamento le imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro “ prescindendo da eventuali esclusioni, scomputi o partecipazioni a consorzi che le esentino dalla corresponsione del contributo”. Il versamento deve avvenire in due rate: la prima, pari a due terzi dell’importo, entro il 28 aprile 2023 e la seconda, pari al restante terzo, entro il 31 ottobre 2023.