Tre delle cinque raffinerie francesi della compagnia petrolifera nazionale TotalEnergies sono ferme dal 27 settembre 2022 a causa di uno sciopero dei dipendenti, che attraverso il sindacato Cgt chiedono un aumento delle retribuzioni fino al 10% per compensare l’inflazione. Sono otto gli impianti francesi che producono carburante, due dei quali specializzati in biocarburanti. Nonostante la società affermi che il rifornimento alla rete avvenga regolarmente, le cronache riportano di diverse stazioni di servizio chiuse per mancanza di prodotto e la Cgt afferma che sono entrate in sciopero anche due raffinerie di Exxon Mobil, dove i dipendenti chiedono un aumento del 7,5%.
La vertenza è esacerbata dal fatto che recentemente la compagnia petrolifera ha dichiarato che avrebbe pagato dividenti agli azionisti per cinque miliardi di euro. Il problema non è generalizzato sull’intero territorio francese ma si presenta a macchia di leopardo, secondo la copertura delle raffinerie ferme. Una situazione critica particolare si ha nella raffineria TotalEnergies di le Havre, che fornisce il 22% del carburante venduto in Francia, che è ferma da dieci giorni e dove il 6 ottobre i lavoratori hanno deciso di proseguire la protesta per un altro giorno.
TotalEnergies gestisce circa un terzo dei distributori francesi e finora non ha dichiarato quanti sono chiusi per mancanza di prodotto. La vertenza potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni o addirittura settimane, complicando la vita di automobilisti e autotrasportatori. È ovvio che le conseguenze sull’autotrasporto potranno riversarsi sull’intera filiera logistica, provocando carenze anche in altri settori. Alcuni autotrasportatori dichiarano difficoltà nel rifornimento extrarete e anche nei distributori aperti della della rete emergono ritardi causati dalle file di veicoli che vogliono rifornirsi.
Il 7 ottobre 2022, il segretario generale dell'associazione degli autotrasportatori Otre, Marc Rivera, ha dichiarato in un’intervista all’emittente televisiva Europe 1 che “la situazione è diventata critica e i veicoli industriali hanno bisogno di carburante per viaggiare”, mentre il Governo ha previsto una deroga ai divieti di circolazione dei veicoli industriali.