Il 10 dicembre 2021 la Fiap ha annunciato la morte di Silvio Faggi, che è stato segretario generale dell'associazione dell’autotrasporto fino al dicembre 2020, quando è andato in pensione. Nato nel 1955 ad Alfero, in provincia di Forlì-Cesena, Faggi è entrato nel mondo dell’autotrasporto ancora giovane e già a 25 anni divenne segretario della Fita di Forlì, organizzazione dove rimase dieci anni. Era una fase di grande trasformazione dell’autotrasporto, sia dal punto di vista normativo, sia da quello imprenditoriale.
Fu un periodo in cui entrarono in vigore le tariffe a forcella, il cronotachigrafo e l’Albo dell’Autotrasporto. Furonoanche gli anni in cui aumentò il numero degli autotrasportatori, grazie alle autorizzazioni speciali che servivano per ridare occupazione a lavoratori espulsi dal sistema produttivo a causa della ristrutturazione, e dell’elevato abusivismo. Due fenomeni che Faggi ha sempre contrastato. All’inizio degli Anni Novanta, Faggi entrò nella Fiap, associazione molto forte proprio nel cesenate, e nel 1996 ne divenne segretario generale, carica che mantenne fino al pensionamento.
Faggi si è sempre impegnato molto per unire una categoria che è sempre stata frammentata in numerose sigle e ha raggiunto l'obiettivo, seppur parziale, con la nascita di Unatras, di cui è stato uno dei promotori al punto che la prima apparizione dell'unione è avvenuta proprio a Cesena. Si è anche impegnato nell'Albo, di cui è stato vice-presidente poco prima del pensionamento.
Faggi è stato uno dei rappresentanti dell’autotrasporto che la redazione di TrasportoEuropa ha sentito più frequentemente, non solo per la sua sua competenza e lucidità, ma anche perché non nascondeva i problemi interni ed esterni della categoria e parlava in modo schietto e chiaro. Ha anche partecipato ad alcuni episodi del videocast K44, che vi riproponiamo.