Nelle ultime settimane gli agricoltori di diversi Paesi europei, compresi quelli italiani, hanno attuato diverse manifestazioni, che hanno causato blocchi d’importanti arterie stradali e in alcuni casi anche danni ai veicoli industriali. Ciò è avvenuto in particolare in Francia, dove ai blocchi si sono aggiunte azioni violente verso i camion stranieri. Ci sono video dove vengono svuotati i semirimorchi che trasportano prodotti ortofrutticoli e carne – soprattutto di trasportatori spagnoli e rumeni – e in almeno un caso è stato bruciato lo stesso veicolo. Ma anche se non ci sono azioni violente, il blocco prolungato dei camion lungo le strade causa problemi ai conducenti, che non possono accedere a beni primari e a servizi igienici.
Di fronte a questa situazione, l’Iru ha già espresso preoccupazione sia per gli autisti, sia per l’attività di autotrasporto. Il 2 febbraio 2024, una delegazione dell’organizzazione e di associazioni degli autotrasportatori francesi (Fntr), rumeni (Untrr) e spagnoli (Astic) hanno incontrato la Commissaria europea ai trasporti Adina Vălean, per ribadire le loro preoccupazioni e sollecitare la Commissione Europea ad attuare provvedimenti per proteggere gli autisti e i servizi di trasporto stradale, soprattutto in Francia.
Durante l’incontro, riferisce l’Iru in una nota, la commissaria ha condannato la violenza contro gli autisti e il loro carico e ha riassunto le azioni intraprese a sostegno del settore. Ha inviato una lettera a Christophe Béchu, ministro della Transizione Ecologica e della Coesione Territoriale della Francia, chiedendo azioni urgenti per garantire la sicurezza dei lavoratori dei trasporti e la sicurezza delle loro merci sul territorio francese.
Parallelamente, la Commissione Europea ha chiesto una riunione urgente per discutere le misure che gli Stati membri intendono perseguire per garantire il funzionamento sicuro e corretto della rete di trasporti europea in mezzo alle proteste dilaganti. L’Iru e le associazioni hanno anche sottolineato l'importanza di un’informazione pubblica ufficiale sulle aree in cui sono previste proteste, consentendo alle merci di cambiare rotta.