La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale 252 del Decreto Legge 124/2019 rende concreto l'impegno preso dal Governo lo scorso anno di stanziare risorse aggiuntive per favorire il ricambio del parco veicolare delle imprese di autotrasporto. Rispetto a quell'impegno si riduce però la somma complessiva, che passa dai 31,8 milioni annunciati ai 25,8 milioni effettivamente stanziati dal Decreto, che sono spalmati a cavallo tra il 2019 e il 2020). Il Decreto 124/2019 è molto articolato e prevede diverse disposizioni (tra cui, per esempio, quelle che stanno causando la protesta dei distributori di carburante o la lotteria sullo scontrino fiscale) e lo stanziamento appare all'articolo 53, che lo giustifica "al fine di accrescere la sicurezza del trasporto su strada e di ridurre gli effetti climalteranti derivanti dal trasporto merci su strada, in aggiunta alle risorse previste dalla vigente legislazione per gli investimenti da parte delle imprese di autotrasporto".
Il contributo è riservato alle imprese di autotrasporto in conto terzi iscritte all'Albo degli Autotrasportatori e al Ren e finanza gli acquisti compiuti dalla data di entrata in vigore del decreto, ossia il 27 ottobre 2019, fino al 30 settembre 2020. Il contributo vale per gli acquisti di veicoli industriali nuovi con massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate alimentati a gas naturale (compresso o liquefatto), ibridi diesel-elettrici, totalmente elettrico o con motore diesel Euro VI. Ma per ottenere il contributo l'impresa deve rottamare (con radiazione) veicoli con massa complessiva pari o superiore a 3,5 tonnellate con motore diesel Euro IV o inferiore.
Precisiamo che questo contributo non si può sommare a quelli previsti alle medesime tipologie d'investimenti e che la sua erogazione vale fino all'esaurimento della somma stanziata. Sulle modalità di erogazione, il Decreto rinvia a uno specifico provvedimento che sarà emanato dal ministero dei Trasporti e che dovrà precisare anche gli importi per le singole tipologie di veicolo acquistato. Il Decreto dispone solo che la somma per ogni unità potrà variare da 2000 e 20.000 euro e la differenza dipenderà dalla massa del veicolo e dal tipo di alimentazione. Il provvedimento ministeriale dovrà uscire entro quindi giorni dall'entrata in vigore del decreto.
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