I primi due punti dell'intesa firmata il 5 novembre 2015 confermano gli stanziamenti per il settore e, in particolare, il mantenimento del rimborso sulle accise del gasolio per i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate fino al 2018, ma ne potranno beneficiare solo i veicoli con motore Euro 3 o superiore, e il mantenimento in bilancio di 250 milioni l'anno, come voce strutturale. Questa somma comprenderà anche investimenti per l'acquisto di camion Euro VI, per i quali sorgerà un fondo per la contribuzione in conto interessi.
Il Governo ha anche assicurato che rifinanzierà il Fondo di Garanzia per l'Autotrasporto con quindici milioni di euro e che attiverà incentivi per il combinato strada-mare (marebonus) e strada-rotaia (ferrobonus).
Per quanto riguarda il contrasto al dumping sociale, il Governo ha avanzato una nuova proposta: la decontribuzione a carico dell'impresa nella misura dell'80%, per un periodo di tre anni, che riguarda gli autisti che operano nell'autotrasporto internazionale, a condizione che viaggino su automezzi che montano il cronotachigrafo digitale.
Sempre nell'ambito del contrasto alla concorrenza straniera, e in particolare per il controllo sul cabotaggio stradale, il Governo varerà un nuovo articolo di Legge, il 46 ter, che imporrà l'obbligo di portare a bordo del camion la documentazione relativa allo svolgimento dei trasporti internazionali. In termini generali di controlli, il ministero dei Trasporti stilerà un protocollo d'intesa con i ministeri del Lavoro e dell'Interno per attuare verifiche integrate.
Un intervento riguarderà le spese non documentate delle piccole imprese di autotrasporto, che nelle scorse settimane ha causato forti attriti tra associazioni e il Governo, che ha aveva apposto tagli a questo beneficio. Le fasce di deduzione scenderanno da tre a due, ossia trasporti nell'ambito del Comune dove ha sede l'impresa e quelli fuori. In questo modo, afferma il Governo, si potrà garantire una deduzione massima uguale a quella prevista prima del 2015.
Sulle altre questioni poste dagli autotrasportatori - ossia pallet, deroghe al Regolamento 561/2006 e rispetto dei tempi di pagamento – si svolgeranno altre riunioni tecniche di approfondimento. Il prossimo passo tocca ora al Governo, che dovrà varare i provvedimenti legislativi sui singoli punti di questo accordo, che potrebbero già comparire nella Legge di Stabilità 2016. Il testo dell'accordo è stato firmato da Unatras, Anita, Fedit e Aci Servizi.
TESTO ACCORDO GOVERNO AUTOTRASPORTO DEL 5 NOVEMBRE 2015
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