L'inchiesta coordinata dalla sostituto procuratore di Avezzano, Lara Seccacini, ha messo sotto in indagine tre agenti della Polizia Stradale (tra cui un comandante e un ispettore superiore) e sei imprenditori, tra cui due dell'autotrasporto, per presunti scambi di favori. Un ex comandante della sottosezione è accusato di corruzione continuata in concorso per avere ricevuto rifornimenti gratuiti di carburante da una società di autotrasporto per omettere controlli su strada ai veicoli di tali imprese tra il 2017 e il 2018. L'ispettore superiore è invece accusato di omessa denuncia, perché avrebbe saputo che un'altra impresa di autotrasporto avrebbe alterato i cronotachigrafi con calamite senza denunciarlo all'Autorità giudiziaria e senza sanzionarla, in un periodo compreso tra il 2012 e il 2018. I legali dei poliziotti affermano che mancano le prove di questi reati. Dopo la chiusura dell'inchiesta, i magistrati devono decidere se rinviare a giudizio gli indagati.
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