Durante il passaggio nella Commissione Bilancio del Senato, Confartigianato Trasporti aveva presentato cinque emendamenti al testo approvato dalla Camera. Mossa che però si è rivelata inutile, perché il Governo ha "accelerato" la Legge di Stabilità, portandola direttamente in Aula con un proprio maxi-emendamento, che riporta gli stessi provvedimenti passati alla Camera. Una nota firmata diffusa nel pomeriggio dal presidente dell'associazione, Amedeo genedani, ritiene che tale scelta sia "ideologica e nefasta". Con l'approvazione di questa legge "centinaia di migliaia di imprese dell'autotrasporto e dei loro dipendenti, che purtroppo proveranno sulla loro pelle la conseguenza dell'incapacità della sua rappresentanza sindacale".
Confartigianato Trasporti ritiene che con la Legge si Stabilità, il Governo stia attuando una "subdola" riforma dell'autotrasporto, anche con le modifiche ai concetti di committente, vettore e sub-vettore, che "vanificano l'azione diretta, per cui nessuna rivalsa è oggi possibile". L'associazione critica anche l'abolizione dei costi minimi, che renderebbe "opzionale" la sicurezza sociale. "Nessun intervento per riequilibrare l'offerta e la domanda di trasporto è stato introdotto per cui il 'dio' mercato ha preso il sopravvento rispetto ad una liberalizzazione regolata perseguita da anni", precisa Genedani. Che conclude affermando che l'associazione non si arrende.
Sulla vicenda interviene anche TrasportoUnito (aderente a Confetra), secondo cui l'eliminazione dei costi minimi "affonda duemila aziende di autotrasporto". Sono quelle che in questi anni di applicazione dei costi minimi hanno avviato cause legali contro i committenti per il mancato rispetto di tale istituto. "Tutte le cause avviate, per un valore che si può stimare per circa 30 milioni di euro diventano immediatamente spazzatura", spiega il segretario nazionale Maurizio Longo. "I giudici, infatti, nel prendere atto della modifica normativa, chiuderanno le cause senza neanche archiviarle. Il tutto, nel paese della certezza del diritto?".
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