Dopo la protesta degli autotrasportatori che operano nella cargocity di Malpensa avvenuta ieri mattina (e per ora letteralmente sonora), nello stesso pomeriggio una delegazione della Fai di Milano, guidata dal suo presidente Angelo Sirtori, ha incontrato la Sea per affrontare la questione della sosta dei veicoli industriali. "È una situazione assurda e unica in tutta Europa", dichiara Sirtori a TrasportoEuropa. "Gli handler di Malpensa pagano un affitto alla Sea per usare gli spazi e non è concepibile che gli autotrasportatori che li servono debbano pagare la sosta, che è dovuta all'attesa per carico e scarico e dalle operazioni di ribalta".
Dal 20 luglio, infatti, la Sea ha introdotto un ticket che ogni autista che accede all'area della cargocity deve prelevare all'ingresso. All'uscita, secondo il tempo che ha trascorso nell'area, deve pagare: i primi 90 minuti sono gratuiti; dalla quarta ora e fino a sette ore (dal lunedì al giovedì) oppure dalla quarta ora e fino a dieci ore (dal venerdì al sabato) deve pagare un euro l'ora; per soste da 7 a 12 ore deve pagare 10 euro; per soste da 12 a 24 ore deve pagare 18 euro; per ogni giorno successivo deve pagare 18 euro.
Secondo alcune fonti, questo pagamento sarebbe stato introdotto perché la Sea ha rilevato che alcuni semirimorchi erano lasciati per parecchie ore, o giorni, nell'area della cargocity. "Ma anche in questo caso, bisogna rilevare che la maggior parte dei questi semirimorchi serve comunque la cargocity e fuori dall'area non c'è alcuna possibilità di sosta", aggiunge Sirtori.
Durante l'incontro, la Fai di Milano ha portato alla Sea una proposta per risolvere la questione. La spiega lo stesso Sirtori: "Bisogna distinguere nettamente tra chi accede alla cargocity per caricare e scaricare, e in questo caso deve attendere anche più di tre ore, e chi vuole parcheggiare il veicolo o il semirimorchio. Nel primo caso, l'accesso deve sempre essere gratuito, nel secondo si può prevedere un pagamento. Quindi, noi proponiamo che le prime 24 ore siano sempre gratuite, mentre chi si ferma per un periodo superiore possa pagare".
L'incontro è stata l'occasione anche per presentare alla Sea un'altra importante richiesta: la creazione di servizi igienici per gli autisti. "Sembra incredibile, ma nell'intera cargocity non esiste alcun tipo di servizio igienico per gli autisti che arrivano a caricare e scaricare e che devono chiedere il favore di usare quelli degli handler. La Sea ci ha detto che stanno installando i bagni chimici, ma non basta. Ci vogliono servizi completi, compresa la doccia, come ha dimostrato il caldo di questi giorni. Sarebbe il caso che i dirigenti della Sea facessero un giro in altri aeroporti europei, per capire come si gestisce una cargocity".
Venerdì 7 agosto le parti s'incontreranno di nuovo e la Sea dovrebbe rispondere alla proposta della Fai Milano. Nel caso non si trovi una mediazione soddisfacente, gli autotrasportatori sono pronti a riprendere la protesta.
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