Il transito dei veicoli pesanti alle frontiere del Belgio mostra gravi problemi anche la mattina di lunedì 4 aprile 2014, ossia il quarto giorno di applicazione della nuova tassa chilometrica, che sostituisce l'eurovignetta. Si registrano ancora lunghe code sulle strade e autostrade che collegano il Belgio con i Paesi circostanti, soprattutto Francia e Paesi Bassi, causati sia dalle difficoltà di ottenere l'Obe – ossia l'apparecchio obbligatorio per il pagamento telematico, sia per le proteste attuate dagli autotrasportatori contro il pedaggio stesso.
Le cronache locali riportano rallentamenti o blocchi per i veicoli pesanti, ma con conseguenze anche su quelli leggeri, lungo le arterie N4 (a sud di Bastogne), E25 (Habay), E411 ed E34. I manifestanti (soprattutto belgi) fermano solo i veicoli pesanti che entrano in Belgio. Gli autotrasportatori chiedono almeno un rinvio dell'applicazione del pedaggio, perché il sistema di pagamento mostrerebbe alcuni difetti e non tutti coloro che hanno prenotato l'Obe lo hanno ricevuto in tempo. Ma la protesta interessa l'imposta stessa, perché aumenta i costi delle imprese di autotrasporto, soprattutto quelle piccole e medie.
Il ministro dell'Economia della Vallonia (una delle tre regioni autonome che formano il Belgio), Christophe Lacroix, ha incontrato venerdì scorso le associazioni degli autotrasportatori francofoni, ossia quelle più attive nella protesta, impegnandosi a risolvere i problemi di applicazione. Inoltre, ha promesso nuovi provvedimenti per favorire le piccole imprese, senza però chiarire quali.
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