Un centinaio di veicoli pesanti ha risposto alla mobilitazione proclamata dall'associazione delle piccole e medie imprese Otre e di un'organizzazione autonoma bretone per chiedere più controlli e nuovi provvedimenti contro la concorrenza dei vettori stranieri, definita sleale, e il cabotaggio stradale irregolare. Alle 11 del mattino i veicoli allestiti con striscioni hanno cominciato a percorrere molto lentamente la tangenziale di Rennes, in Bretagna. Gli slogan erano "stop al dumping sociale, concorrenza sleale" e "committenti colpevoli, Paesi dell'Est schiavi, trasportatori francesi sacrificati".
Questa protesta rientra in una mobilitazione avviata dagli autotrasportatori bretoni da un paio di settimane. La prima manifestazione pubblica è avvenuta il 6 marzo 2016, quando i militanti dell'associazione sono andati nelle aree di servizio e nei parcheggi per camion della Bretagna per contare tutti i veicoli merci, anche furgoni leggeri, con targa estera. In sole tre ore, dalle 9 a mezzogiorno, hanno contato oltre seicento automezzi, l'ottanta percento dei quali con targa dell'Est.
La protesta degli autotrasportatori francesi non riguarda solo i bretoni, ma l'Otre è mobilitata a livello nazionale. L'associazione ha annunciato parteciperà al Salone dell'autotrasporto e della logistica Sitl, che si svolgerà dal 22 al 25 marzo, dove attuerà iniziative d'informazione sulla concorrenza sleale.
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