Prosegue l’ondata di scioperi che da settimane tormentano la Francia in tutti i settori di attività, pubblici e privati contro la riforma delle pensioni. Il 16 marzo il Governo ha posto la fiducia sulla Legge, ma ciò non sembra fermare le manifestazioni, che anzi potrebbero aumentare nelle prossime ore. Si fermano anche i lavoratori dei trasporti con modalità diverse. Gli autotrasportatori svolgendo blocchi e cortei di camion lumaca in diverse parti del Paese, i ferrovieri e i marittimi astenendosi dal lavoro. Hanno scioperato anche i lavoratori delle raffinerie e dei depositi petroliferi. Nella maggior parte dei casi la partecipazione è totale o maggioritaria.
Il 15 marzo 2023 è stata l’ottava giornata di mobilitazione e i sindacati affermano che è sceso a manifestare un milione di persone. I porti sono stati praticamente fermi, compreso quello di Calais per i collegamenti con la Gran Bretagna. In alcuni casi, la Polizia ha cercato d’impedire i cortei lumaca minacciando di togliere punti alle patenti. La notte tra il 15 e il 16 marzo le spedizioni di diverse raffinerie erano ancora bloccate, ma è stata anche rallentata la distribuzione di gas e la produzione d’energia elettrica.