Il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ucraina, che tra gli altri provvedimenti stanzia 500 milioni per sostenere l’autotrasporto rispetto all’aumento del prezzo del gasolio, le associazioni chiedono alla viceministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova un incontro urgente per stabilire come erogare queste risorse nel modo più rapido possibile. Per Confartigianato Trasporti non basta l’immediata riduzione di 25 centesimi al litro dell’accisa, perché già ora molte imprese (quelle con veicoli sopra le 7,5 tonnellate e motori Euro V ed Euro VI) godono dello sconto di 21 centesimi (sospeso nel mese di applicazione della riduzione generalizzata). Quindi, aggiunge l’associazione “questa misura è irrisoria e non decisiva per la drammatica situazione in cui versa l’autotrasporto, che sta subendo una crisi di proporzioni mai viste”.
Sui 500 milioni, il presidente Amedeo Genedani afferma che “serve che il ministero ci convochi urgentemente per definire le modalità di erogazione di questi 500 milioni di euro, che devono essere destinati immediatamente a beneficio degli autotrasportatori, affinché già nelle prossime settimane ricevano direttamente liquidità nelle proprie casse aziendali”. Sulla stessa lunghezza d’onda è il presidente di Fiap, Gian Paolo Faggioli, secondo cui “occorre proseguire, senza ulteriori attese, con le iniziative più utili affinché siano resi esigibili dal numero più ampio possibile di imprese, i 500 milioni di euro del Fondo di sostegno del settore dell’autotrasporto”. Egli precisa che Unatras sta “valutando i possibili percorsi, tenendo conto anche delle interferenze con le norme europee, soprattutto quelle sugli aiuti di Stato”.
Oltre alla parte economica, le associazioni sottolineano che bisogna definire anche quella normativa, su cui il Decreto Ucraina è in parte generico o carente. Unatras ha scritto alla Bellanova rilevando che nel Decreto non appaiono alcuni impegni stabiliti nell’accordo firmato il 17 marzo, riferendosi in particolare “alla norma sui tempi di pagamento e alla prescrizione che doveva essere collegata alla disposizione sui contratti non scritti, riguardante la procedura della provvisoria esecutività”. Anche l’unione chiede un incontro sui 500 milioni. Faggioli aggiunge altre questioni ritenute importanti, come la gestione dei bancali, le soste al carico e allo scarico, i tempi di pagamento e l’impiego della subvezione nelle catene logistiche.