Il Decreto Ucraina istituisce un fondo di 500 milioni per l’autotrasporto, che dovrebbe integrare le altre misure attuate per affrontare l’aumento del prezzo del gasolio, come la riduzione di 25 centesimi dell’accisa e la clausola di aggiornamento nei contratti. Ma questo provvedimento rimanda l’erogazione dei fondi a uno specifico Decreto interministeriale (Mims ed Economia). Perciò, il 23 marzo Unatras ha chiesto un incontro urgente alla viceministra del Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova e la risposta è stata quasi immediata: la riunione si svolgerà alle 11.30 del 24 marzo 2022.
Sul taglio delle accise di 25 centesimi al litro (che sospende la riduzione compensata per i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate e con motori Euro V ed Euro VI) la Fai Conftrasporto afferma che “determina impatti fortemente negativi sulle imprese di autotrasporto” perché “sta determinando gravi e inaccettabili distorsioni del mercato, con pretese ingiustificabili da parte dei committenti”. Inoltre, “penalizza le imprese con veicoli di categoria Euro V ed Euro VI che hanno creduto nella transizione ecologica, investendo nel ricambio veicolare, rispetto alle imprese che possiedono veicoli con motorizzazioni più inquinanti”. La nota conclude affermando che “tutto ciò non solo contrasta col principio di ‘chi più inquina più paga’, ma rischia di favorire episodi di concorrenza sleale”.