La filiera del trasporto tedesca si mobilita raramente per chiedere provvedimenti al Governo, ma l’aumento del costo del carburante sta mordendo anche le imprese tedesche e l’associazione dell’autotrasporto e della logistica Bgl chiede misure urgenti. Il documento elenca sei provvedimenti. Il primo è la convocazione immediata di un “vertice di crisi” dedicato soprattutto alle medie imprese presieduto dal ministero dell’Economia, seguito da una “significativa riduzione temporanea” dei prezzi del gasolio e del gas naturale. A proposito di quest’ultimo, Bgl chiede anche un “pacchetto di salvataggio” per le imprese che hanno convertito la flotta a questo carburante.
Sempre in tema di costo del carburante, l’associazione tedesca chiede l’aggiornamento settimanale, invece di quello attuale mensile, degli indici dei prezzi forniti dall’Ufficio Federale di Statistica, altrimenti le clausole di adeguamento entrano in vigore troppo tardi. Sul versante dei pagamenti alle imprese di trasporto, Bgl chiede una riduzione dei termini, per fornire più rapidamente liquidità, evitando così l’insolvenza. Infine, l'associazione chiede la sospensione dell’obbligo di dichiarazione d’insolvenza, come è stato fatto durante l’emergenza pandemica.
Intanto le cronache riportano casi di proteste spontanee di autotrasportatori lungo strade e autostrade, iniziate la mattina del 16 marzo 2022 con convogli di veicoli industriali. La Polizia ne ha segnalati sulle autostrade A10 e A111 nel Brandeburgo e sull’A24 e sulla B96 nella zona di Amburgo. Le associazioni hanno preso le distanze da queste manifestazioni, ma la Blv Pro ha programmato un’azione di protesta da lunedì 21 marzo: prima una settimana con cortei di camion che viaggeranno a 50 km/h. L’associazione chiama alla protesta anche agricoltori, tassisti e i cittadini. Il simbolo della manifestazione sarà un gilet giallo appesa all’esterno del veicolo.