Oggi è apparsa la prima bozza del decreto su Genova con i numeri degli investimenti per affrontare l'emergenza causata dal crollo del ponte Morandi. La logistica e il trasporto delle merci sono affrontati in diversi articoli. Il primo è l'articolo 5, che stanzia 20 milioni per il 2018 col fine di permettere "il ristoro delle maggiori spese affrontate dagli autotrasportatori in conseguenza dell'evento consistenti nella forzata percorrenza di tratti autostradali aggiuntivi rispetto ai normali percorsi e nelle difficoltà logistiche dipendenti dall'ingresso e dall'uscita delle aree urbane e portuali". Le tipologie di spesa autorizzate al ristoro e le modalità di erogazione saranno definite da un decreto del ministero dei Trasporti. Il testo precisa che i risarcimenti dovranno rispettare la normativa europea sugli aiuti de minimis (mentre le associazioni dell'autotrasporto ne avevano chiesto l'esenzione).
L'articolo 6 tratta della progettazione e installazione di "infrastrutture ad alta automazione, di sistemi informatici e delle relative opere accessorie per garantire l'ottimizzazione dei flussi veicolari logistici in ingresso e in uscita dal porto di Genova, ivi compresa la realizzazione del varco di ingresso di Ponente". Per l'attuazione di questo programma il decreto stanzia 8 milioni per il 2018, 15 milioni per il 2019 e 7 milioni per il 2020, mentre per le esigenze di carattere operativo e logistico in ambito portuale derivanti dall'evento, stanzia 375mila euro per il 2018 e 875mila euro per il 2019 alla Capitaneria di Porto.
Ma il maggiore stanziamento per il porto viene dall'articolo 9, che riguarda "gli effetti negativi che l'evento ha prodotto sulle attività dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale in termini di riduzione delle operazioni commerciali e dei servizi portuali". Il Decreto stabilisce per il 2018 e il 2019 che l'ASP può trattenere il 3% dell'Iva sull'importazione delle merci che tocca i porti da essa gestiti, con un massimo di 30 milioni l'anno.
L'articolo 7 istituisce per l'area genovese lo stato di Zona Logistica Semplificata del porto e retroporto che comprende, oltre al Comune di Genova, anche i retroporti di Rivalta Scrivia, Novi San Bovo, Alessandria, Piacenza, Castellazzo Bormida, Ovada Belforte, Dinazzo e Melzo e Vado Ligure.
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