La prima statistica che mostra il profondo cambiamento dell'autotrasporto europeo presentata dal CNR all'Anita riguarda il confronto del traffico di autotrasporto merci – in termini di tonnellate per chilometri – tra i veicoli immatricolati nei vari Paesi comunitari tra il 1999 e il 2014. Nel 1999, i primi dieci Paesi erano, nell'ordine decrescente, Germania, Paesi Bassi, Francia, Spagna e Italia mentre nel 2014 troviamo Polonia, Spagna, Germania, Paesi Bassi e Repubblica Ceca, con l'Italia scivolata al dodicesimo posto, dopo la Bulgaria e prima della Slovenia. Restringendo l'analisi al periodo compreso tra il 2006 e il 2014, il Paese che ha guadagnato più traffico in termini percentuali è la Bulgaria (+164%), seguita da Polonia (+124%) e Lituania (+59%), mentre chi ha perso di più sono Danimarca (-67%), Austria (-58%) e Italia (-51%).
In termini di valori assoluti, nel 2014 il traffico maggiore (sempre in tonnellate per chilometri) lo hanno registrato i veicoli immatricolati in Polonia con 154,303 miliardi di ton/km, con una percentuale di trasporto internazionale del 61% (l'altro 39% si è svolto solo nei confini nazionali). Inoltre, i camion polacchi trasportano un quarto delle merci movimentate in Europa in regime di autotrasporto internazionale. Segue la Spagna, con 67,610 miliardi di ton/km e un peso dell'autotrasporto internazionale del 35%; i camion spagnoli trasportano il 10,9% delle merci su strada in regime internazionali. Al terzo posto troviamo i camion tedeschi, con 47,110 miliardi di ton/km ma una percentuale d'internazionale di solo il 15% e una quota di autotrasporto in ambito comunitario del 7,6%.
Al quarto posto ci sono i camion dei Paesi Bassi, con 39,632 miliardi di ton/km e una percentuale d'internazionale del 56%, che hanno una quota comunitaria del 6,4%. I veicoli industriali di questi quattro Paesi trasportano la metà delle merci che viaggiano in regime internazionale all'interno della UE. L'Italia è nel 2014 al dodicesimo posto con 15,456 miliardi di ton/km, ma di questi solo il 13% avviane in ambito internazionale. La quota del nostro Paese nell'autotrasporto internazionale comunitario è solo del 2,5%, ossia il dieci percento di quanto trasportano i camion polacchi.
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