Non basta più la sola presenza del ministero dei Trasporti per sciogliere i nodi dell'autotrasporto, perché i provvedimenti più importanti devono essere firmati anche dai ministri del Lavoro, della Funzione Pubblica e delle Politiche Comunitarie, i cui rappresentanti non si sono presentati all'incontro di ieri con Anita, Fedit e Unatras. La riunione è durata circa un'ora senza alcun risultato concreto, fino a quando la sottosegretaria Vicari ha lasciato la stanza per una votazione al Senato terminando di fatto l'incontro.
In una nota diffusa nella serata di ieri, Unatras spiega che "la mancanza di tutti gli interlocutori politici al tavolo ha fatto sì che le associazioni del coordinamento Unatras chiedessero l'aggiornamento della riunione alla presenza dei soggetti competenti in grado di fornire soluzioni certe alle problematiche che stanno compromettendo la competitività delle imprese del settore".
Molti temi posti all'ordine del giorno, infatti, richiedono, la presenza del ministero del Lavoro, per quanto riguarda la decontribuzione degli autisti che svolgono trasporti internazionali, del ministero della Funzione Pubblica per la riforma della Motorizzazione e del ministero dell'Economia per le risorse nell'ambito del Def. La nota di Unatras precisa che "a distanza di mesi sono ancora in attesa di risposta una serie di questioni vitali per il futuro dell'autotrasporto, tra le quali le inefficienze delle Motorizzazioni dovute alle carenze di organico; l'emanazione del decreto del ministero del Lavoro, per l'applicazione della normativa sui distacchi e le somministrazioni transnazionali alle operazioni di cabotaggio eseguite in Italia da vettori esteri, l'attivazione della decontribuzione prevista dalla Legge di Stabilità 2016 per le imprese che effettuano trasporti internazionali, l'implementazione della normativa sui tempi di pagamento".
A queste richieste, Assotir (che aderisce a Unatras) aggiunge "quelle che riguardano il rafforzamento dell'Albo e della sua funzione di contrasto all'irregolarità nell'esercizio della professione e la revisione ed all'efficientamento della procedura atta ad individuare i livelli incomprimibili di remunerazione delle prestazioni di trasporto effettuate in condizioni di regolarità e di sicurezza".
La vertenza è quindi rimandata al prossimo incontro, già programmato per martedì 18 ottobre. "Qualora non arrivassero i provvedimenti da troppo tempo attesi, le associazioni del coordinamento Unatras si ritroveranno per assumere le decisioni conseguenti a tutelare gli interessi della categoria", conclude la nota di Unatras.
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