La lunga trattativa all'interno della filiera del trasporto container nel porto di Genova non trova ancora una conclusione positiva. Anzi, nella riunione di oggi i rappresentanti dell'autotrasporto hanno abbandonato il Tavolo per un insanabile disaccordo sulle modifiche richieste dai terminalisti alla bozza di ordinanza proposta dall'Autorità di Sistema Portuale. Sono rimasti, invece, i sindacati, che però intendono chiarire un paio di punti. La discordia tra terminalisti e autotrasportatori è sulle prenotazioni e le finestre per lo scarico dei contenitori.
Gli autotrasportatori non sono contrari per principio a questi due strumenti, ma chiedono che gli orari siano determinati dai tempi di viaggio della merce. Per esempio, se il container arriva la mattina e il terminal fissa lo slot per il camion la sera, questa situazione sarebbe inaccettabile per il vettore, perché non è compatibile con i tempi di guida e riposo degli autisti. Inoltre, gli autotrasportatori lamentano che l'ordinanza dell'Autorità portuale non cita la somma del risarcimento in caso di prolungate attese (i vettori chiedono 50 euro l'ora), mentre non si conoscono elementi importanti, come il numero dei container lavorati dai terminal all'ora e l'orario di apertura dei container per la prenotazione.
Restano aperte altre due questioni, che devono essere affrontate con i sindacati. Riguardano due attività dove sono coinvolti anche gli autisti: la pulizia dei container vuoti e la verifica della corrispondenza tra il numero univoco del sigillo sul container scaricato dalla nave e quello segnato nella documentazione d'imbarco. Su queste attività c'è un rimpallo tra terminalisti, autotrasportatori e autisti.
Il presidente dell'Autorità Portuale vorrebbe chiudere la partita entro il prossimo venerdì, per inviare un testo di ordinanza condiviso al ministero dei Trasporti per una sua definitiva approvazione. Gli autotrasportatori hanno daconcessoto un pio di giorni agli altri soggetti della filiera per trovare una soluzione e in caso di un mancato accordo inizieranno le assemblee per decidere quali azioni intraprendere. Ricordiamo che già nel 2018 le associazioni dell'autotrasporto avevano proclamato un fermo, poi sospeso per l'impegno dell'Autorità portuale di emettere un'ordinanza. Se lo stallo permarrà nei prossimi giorni, potrebbe riemergere l'ipotesi di una sospensione delle attività al porto.
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