La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha disposto sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone che operavano nel trasporto per il mercato ortofrutticolo di Fondi e che sono ritenute legate alla camorra. Tre degli arrestati sono in carcere e gli altri tre ai domiciliari, mentre altre due persone sono ricercate. Le accuse sono, a vario titolo, di estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, impiego di denaro di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni, tutte con l'aggravante del metodo mafioso.
Secondo l'accusa, questo gruppo - capeggiato da uno degli arrestati, Giuseppe D'Alterio detto "Peppe o' Marocchino" – aveva creato un monopolio nell'autotrasporto del mercato ortofrutticolo di Fondi non solo tramite un'impresa a lui riconducibile, ma anche imponendo una sorta di tassa alle altre imprese che operano nel mercato. Gli inquirenti hanno anche sequestrato delle quote e del patrimonio aziendale della società di autotrasporto La Suprema Srl che sarebbe stata controllata da alcuni membri della famiglia D'Alterio tramite prestanome.
Il gruppo è accusato anche di avere attuato un'estorsione ai danni di un imprenditore di Viterbo, che aveva acquistato all'asta un camion della Superba dopo la sua confisca. Dopo pesanti minacce, l'uomo restituì il veicolo all'organizzazione, senza ricevere alcun compenso.
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