Dopo una lunga vertenza iniziata a novembre 2021, scaturita anche in uno sciopero nazionale il mese successivo, il 10 febbraio 2022 i sindacati francesi hanno firmato un accordo con le associazioni dell’autotrasporto Fntr e Otre. L’intesa ha stabilito un aumento salariale per gli autisti di veicoli industriali del 5% da febbraio, con un ulteriore aumento dell’1% da maggio. Ma l’impennata dell'inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina ha cambiato lo scenario e spinge cinque sindacati a riaprire la vertenza per aumentare le retribuzioni.
Il 3 giugno 2022 Fgte-Cfdt, Cgt, Fo, Cftc e Snatt Cfe-Cgc hanno diffuso un documento unitario che invita i camionisti a una mobilitazione nazionale a partire dal 27 giugno. Le sigle affermano che l’inflazione ha spinto le retribuzioni di molti comparti verso il salario minimo, che nell’autotrasporto è stato portato nell’aprile 2021 a 10,49 euro l’ora. I sindacati considerano “indecente” la proposta delle associazioni delle imprese a rivedere la griglia salariale nel 2023. I rappresentanti dei lavoratori attaccano anche il Governo, che mostra una “mancanza di considerazione” rispetto al settore, provata anche dal fatto che il nuovo Esecutivo non ha neppure istituito un ministero dei Trasporti.