La procura di Ragusa ha iniziato l'indagine alla fine del 2017 dopo un controllo sull'autostrada Ragusa-Catania, dove una pattuglia della Polstrada fermò un autoarticolato di un'azienda di autotrasporto ragusana. In quella occasione, gli agenti scoprirono che l'autista aveva la sua carta del conducente inserita nel cronotachigrafo, ma in cabina era presente anche quella di un suo collega. Poteva essere una dimenticanza, ma leggendo i dati di questa seconda carta gli agenti hanno scoperto che il suo titolare avrebbe guidato il camion fino a mezz'ora prima del controllo e per le tre ore precedenti. Gli agenti hanno quindi interrogato l'autista che dopo alcune risposte contraddittorie ha confessato di avere usato lui la carta del collega fin dal carico del veicolo, avvenuto alcune ore prima al mercato ortofrutticolo di Vittoria.
La Polstrada ha quindi approfondito l'indagine, scoprendo che la carta del collega era stata dichiarata smarrita con una denuncia presentata dal titolare dell'impresa di autotrasporto, che poi aveva chiesto un duplicato. Un ulteriore approfondimento ha mostrato che il titolare di tale carta stava guidando un altro camion proprio mentre risultava alla guida di quello fermato. Non solo: in passato risultava alla guida contemporaneamente di due veicoli intestati ad aziende di autotrasporto diverse, anche se riconducibili alla stessa proprietà (dui cui gli inquirenti non hanno fornito il nome).
Dopo questa indagine, la Polstrada ha denunciato alla Procura delle Repubblica l'autista e il titolare dell'impresa per avere attuato una strategia sistematica per falsificare i dati sul lavoro del conducente usando una doppia carta del conducente. Quindi, la pm di Ragusa Giulia Bisello ha delegato la Polstrada di svolgere altri accertamenti sugli autisti e sui veicoli delle due imprese di autotrasporto coinvolte, svolti con il software Police Controller. Dopo avere scaricato i dati dei cronotachigrafi, gli agenti hanno rilevato diversi cambi sospetti di carte del conducente che avrebbero permesso di far guidare un solo autista usando le ore disponibili per due. Inoltre, alcune carte conducente denunciate come smarrite erano usate da altri autisti della stessa società, così da svolgere lunghi viaggi verso il Nord Italia senza rispettare i tempi di guida e di riposo.
Una tappa decisiva dell'indagine è avvenuta il 20 dicembre 2018 con perquisizioni nelle sede delle due società di trasporto, che ha portato al sequestro di quattro veicoli industriali e di materiale informatico. Al momento della perquisizione era presente in sede solo un veicolo e gli altri sono stati individuati da alcune pattuglie della Polstrada, tra cui uno sotto sequestro a Caltanissetta perché coinvolto in un grave incidente stradale. Dopo questa operazione la Polstrada ha accertato responsabilità penali non solo a carico dei due rappresentanti legale delle aziende, ma anche verso dette autisti (due di Vittoria, tre di Ragusa, uno di Comiso e una di Caltanissetta), accusati si violazione degli articoli 437 e 110 del Codice della Strada. Oltre all'accusa di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, gli autisti sono accusati anche di avere compiuto false denunce di smarrimento delle loro carte tachigrafiche.
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