La società terminalista Salerno Container Terminal offre anche servizi di autotrasporto di container svolti con propri veicoli industriali. Lo ha annunciato il 25 agosto 2020, comunicando di avere ricevuto i primi trattori stradali Mercedes Actros di proprietà accoppiati con semirimorchi telescopici che possono caricare contenitori da 20’ a 45’. Con questa espansione, scrive la società “si allunga la filiera dei servizi integrati offerti alle compagnie di navigazione, con l’obiettivo di una maggiore efficienza operativa e gestionale, a valore aggiunto”.
Il terminal del porto di Salerno potenzia anche la banchina, con l’entrata in funzione della quarta gru Liebherr LHM 800 HR, costata circa sei milioni di euro, che può lavorare su portacontainer con capienza fino a 15mila teu. La torre principale è alta 60 metri e ha uno sbraccio che permette di raggiungere a bordo una fila di ventidue container, con una velocità operativa che nel porto campano ha raggiunto le 180 unità in sei ore.
Con questa nuova gru il Salerno Container Terminal completa l’investimento di oltre trenta milioni di euro compiuto in due anni, che comprende quattro gru, dieci semoventi di piazzale, dodici trattori e semirimorchi portuali e una nuova control room. “Si tratta senza alcun dubbio del maggiore investimento operativo portato a termine nell’ambito della Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale”, spiega Agostino Gallozzi, presidente di Gallozzi Group.
Nei primi sette mesi del 2020, il terminal container del porto di Salerno ha movimentato 180.708 teu, riuscendo a crescere del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante l’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19. E durante il periodo di confinamento, la società ha assunto quindici persone.