Trasportounito avvia una vertenza sui rimborsi agli autotrasportatori per i ritardi e l’allungamento dei percorsi causati dal crollo del ponte Morandi e, più recentemente, dai cantieri sorti sulle autostrade liguri a causa dei controlli e degli interventi straordinari su viadotti e gallerie. L'associazione stima che solo negli ultimi mesi le imprese di autotrasporto abbiano subito danni per seicento milioni e chiede che gli indennizzi avvengano immediatamente e con un sistema automatico.
Trasportounito ricorda che “le responsabilità di Società Autostrade sono state di recente dettagliate nelle motivazioni utilizzate per la sanzione di cinque milioni di euro comminata dall’Antitrust” e chiede una commissione d’inchiesta parlamentare sui mancati lavori di manutenzione.
Il coordinatore ligure di Trasportounito, Giuseppe Tagnocchetti, sottolinea anche la situazione “paradossale” sorta con l’imposizione fiscale sugli indennizzi per i costi supplementari causati dal crollo del ponte Morandi: “Le circa mille aziende che hanno ottenuto i ristori, per un ammontare complessivo di 180 milioni erogati o in via di erogazione, sarebbero costrette a restituirne dai 60 ai 70 allo Stato, visto che l’Agenzia delle Entrate si è espressa, in mancanza di chiarezza normativa, sulla tassabilità dei ristori”.