Secondo Trasportounito, la normativa tedesca sarebbe anche "contraria a tutte le normative europee" e pone misure "di puro protezionismo delle imprese nazionali". Quindi, l'associazione chiede che l'Italia si unica ai quattordici Paesi europei che hanno contestato il provvedimento della Germania. "Sebbene sia condivisibile il principio secondo il quale occorre contrastare le azioni di dumping, poiché l'Italia è ormai preda di imprese dell'est che viaggiano sotto costo, non si comprende come mai non viene utilizzato lo strumento di cui si è dotata l'Unione Europea. Cioè il Registro Elettronico Nazionale, che dovrebbe essere a disposizione di tutti i Paesi membri, per identificare, comunicare e sanzionare le imprese di autotrasporto che si comportano in modo non corretto", spiega Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito.
Longo conclude affermando che "Sino a oggi l'Italia a livello governativo ha brillato per la sua assenza, evidenziando una colpevole distrazione rispetto a questi temi. Occorre invece chiedere con urgenza la sospensione del provvedimento tedesco o, in alternativa, l'applicazione del principio di reciprocità".
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