"Pur apprezzando ogni e qualsiasi procedura e strumentazione in grado di ridurre drasticamente i tempi di attesa al terminal portuale, ivi compreso il nuovo sistema Truck Management System impostato dal Terminal VTE, dobbiamo purtroppo prendere atto che non si registrano ad oggi risultati positivi. I dati sono tutt'altro che confortanti e il trasferimento delle attese, dall'ufficio merci alla nuova area buffer all'interno del terminal di Prà, non ha eliminato i tempi delle soste forzate, che hanno raggiunto le 5 ore di attesa per ogni singola operazione", afferma Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore ligure di Trasportounito.
Nel frattempo, secondo l'associazione datoriale degli autotrasportatori, "fra rinvii e sperimentazioni, i costi economici continuano inesorabilmente a scaricarsi sui bilanci delle imprese di autotrasporto mentre quelli più pericolosi, non direttamente visibili, inerenti la sicurezza stradale, generati da stress e da varie inosservanze del codice della strada, spesso necessarie per il recupero di produttività, si scaricano pericolosamente sulla comunità sociale". Nella sua replica Tagnocchetti aggiunge che "la situazione tra l'altro rischia di precipitare perché fra poche settimane inizia la fase di picco dei traffici camionistici e questo impone, a chi rappresenta la categoria delle imprese danneggiate, di sollecitare l'Autorità di Sistema Portuale nel dare corso all'attuazione dei provvedimenti già scritti che prevedono, da un lato, la tracciabilità delle operazioni camionistiche nei terminal e quindi la registrazione delle lunghe attese, con conseguente indennizzo delle stesse e, dall'altro, l'introduzione di un sistema di responsabilizzazione di tutti gli operatori portuali a efficientare i servizi al trasporto terrestre riducendo le criticità operative e difficoltà documentali quotidiane".
Il coordinatore ligure di Trasportounito conclude: "Sia chiaro che l'annosa vertenza in atto, sui lunghi tempi di attesa, non è finalizzata all'indennizzo economico ma questo, almeno fin quando non vi saranno investimenti appropriati che consentono tempi ordinari ragionevoli, in entrata e uscita dalle aree portuali, deve fungere contemporaneamente da leva incentivante nonché da parziale ammortizzatore per i maggiori costi sostenuti dalle imprese di autotrasporto".
Nicola Capuzzo
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