Trasportounito non rientra tra le associazioni dell’autotrasporto convocate alla riunione con la vice-ministra del ministero Mims (ex Trasporti) Teresa Bellanova che si svolgerà nel pomeriggio del 22 febbraio 2022. Ciò ha causato la reazione del segretario generale dell’associazione, Maurizio Longo, secondo cui il Governo ha convocato “solo quelle associazioni contro le quali sta proprio montando la protesta degli autotrasportatori, che non si sentono né rappresentati né difesi”. Egli aggiunge che “se la strategia è quella di vincere facile e trovare accordi che equivalgono a carta straccia, il Governo sappia che si assume una responsabilità enorme, destinata a scaricarsi sulla rabbia sociale”.
Secondo Longo, questo è “un segnale pessimo miope e pericoloso, perché le associazioni di rappresentanza che sederanno oggi al tavolo sono le stesse contestate dalle imprese che stanno fermando i loro veicoli per un fermo di fatto e che nella decisione del Governo troveranno ulteriori motivazioni per proseguire autonomamente sulla strada della protesta, facendosi interpreti di quella disperazione e di quel disagio sociale che rappresenta un rischio cogente per il Paese”.
Prosegue intanto il fermo dell’autotrasporto proclamato in Sicilia dall’associazione regionale Aias. Dalla mattina del 21 febbraio alcuni veicoli industriali bloccano il casello di San Gregorio dell’autostrada A18 Catania-Messina, creando una lunga fila di automezzi pesanti. Le associazioni della filiera agroalimentare chiedono agli autotrasportatori di riprendere i trasporti per non compromettere la consegna degli agrumi nei mercati della Penisola.
Le cronache locali riferiscono che nella notte alcune persone hanno fermato due camion sull’autostrada A19 Catania-Palermo e dopo aver costretto gli autisti a scendere hanno tagliato le gomme dei veicoli. Un episodio simile è riportato anche nella zona industriale di Catania. La Polizia sta indagando su questi episodi, che potrebbero non essere collegati alla protesta.