Trasportounito decide di agire per spingere il Governo ad affrontare i problemi dell’autotrasporto, primo tra tutti quello della mancanza di liquidità delle imprese. Come non lo precisa ancora, ma il 21 aprile l’associazione degli autotrasportatori ha annunciato che dalla settimana successiva avvierà sulle strade di tutta Italia “azioni di protesta in escalation”. Il segretario di Trasportounito, Maurizio Longo spiega che “abbiamo dato tutto per affrontare l’emergenza, ma ora, senza risposte adeguate dal Governo, è tempo di agire”, a differenza del Governo “che parla, ma non agisce”.
Longo precisa che “le imprese di trasporto non reggono più, non hanno più liquidità e non ci stanno a recitare il ruolo di eroi di serie B, da dimenticare alla svelta: o si dà attuazione pratica a strumenti seri e concreti, anche quelli a costo zero, nonché a quelli indispensabili per garantire liquidità alle imprese delle quali si è riconosciuto e talora esaltato ipocritamente il ruolo strategico nel momento di difficoltà del Paese, oppure si dovranno subire le forti manifestazioni di dissenso”.
Finora, secondo Longo, “l’unica risposta del governo è un decreto liquidità che non solo è lettera morta, ma è un vero e proprio gioco delle tre carte, in un quadro economico e normativo in cui le task force servono solo a mascherare le responsabilità politiche e l’incapacità di attuare misure pratiche di ogni dicastero".