Per ora è una lettera di richiamo, prima di un'eventuale rinvio alla Corte di Giustizia Europa. Il primo caso riguarda l'applicazione delle norme comunitarie sui pesi e le dimensioni dei veicoli industriali, stabilite dalla Direttiva UE2015/719, non pienamente recepite da Cipro, Repubblica Ceca e Romania. Questa Direttiva, che avrebbe dovuto essere recepita da tutti i Paesi comunitari entro il 7 maggio 2017, riguarda anche l'autotrasporto internazionale ed è determinante per il funzionamento del mercato interno e la libera circolazione delle merci in Europa. Questa è anche la Direttiva che introduce deroghe per i veicoli commerciali pesanti con prestazioni aerodinamiche migliorate oppure alimentati con carburanti alternativi. I tre Paesi hanno due mesi di tempo per adeguarsi, altrimenti la Commissione li deferirà alla Corte di Giustizia.
Il secondo caso riguarda il pacchetto sui controlli tecnici degli autoveicoli adottato nel 2004, che migliora le verifiche per una maggiore sicurezza. Tale pacchetto è formato da tre Direttive da adottare entro il 20 maggio 2017, cosa che però non hanno fatto (o lo hanno fatto parzialmente) ben sei Paesi: Cipro, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Romania e Slovacchia.
Più precisamente, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia non hanno adottato, pubblicato e comunicato alla Commissione le misure nazionali di recepimento delle norme aggiornate sui controlli tecnici periodici dei veicoli a motore e dei loro rimorchi (direttiva 2014/45/UE). La direttiva si applica alle autovetture, ai veicoli pesanti, agli autobus, ai rimorchi pesanti, ai motocicli e ai trattori veloci e definisce gli elementi da verificare in sede di controllo tecnico, i metodi, i difetti e la loro valutazione. La direttiva introduce inoltre requisiti minimi per gli impianti di prova, la formazione degli ispettori e degli organismi di controllo.
Cipro, Irlanda e Slovacchia non hanno adottato, pubblicato e comunicato alla Commissione le misure nazionali di recepimento delle norme aggiornate relative ai documenti di immatricolazione dei veicoli (Direttiva 2014/46/UE). La Direttiva obbliga gli Stati membri a istituire registri elettronici dei veicoli con contenuto armonizzato e definisce la procedura da seguire nei casi di non superamento del controllo tecnico periodico.
Infine Repubblica Ceca, Germania, Irlanda e Slovacchia non hanno adottato, pubblicato e comunicato alla Commissione le misure nazionali di recepimento delle norme aggiornate sui controlli tecnici su strada dei veicoli industriali (direttiva 2014/47/UE). La direttiva stabilisce norme comuni per il controllo tecnico su strada dei veicoli pesanti, degli autobus, dei rimorchi pesanti e dei trattori ad alta velocità. La Commissione ha trasmesso queste richieste sotto forma di pareri motivati. Anche in questo caso, gli Stati interessati hanno due mesi di tempo per rispondere e in caso contrario la Commissione può decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell'UE.
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