La normativa comunitaria permette che in situazioni d’emergenza gli Stati possono chiedere la sospensione temporanea di alcune regole prescritte dai Regolamenti, comprese quelle sul trasporto. È quello che hanno già fatto alcuni Paesi per quanto riguarda le norme sui tempi di guida e di riposo. In Italia il ministero dei Trasporti è stretto tra la posizione delle imprese, che chiedono la deroga, e i sindacati, che invece vogliono mantenere le regole. Il 17 marzo 2020 si è mossa a livello comunitario l’unione delle associazioni dell’autotrasporto europee Uetr, che chiede direttamente alla Commissione Europea alcune deroghe che valgano a livello comunitario.
“Non bisogna interrompere il flusso delle merci”, esordisce la lettera della Uetr alla Commissaria ai Trasporti Adina Ioana Vălean, aggiungendo che “bisogna evitare misure unilaterali che possono causare blocchi nel trasporto”. L’Uetr si riferisce a misure attuate da alcuni Paesi europei ai veicoli industriali che entrano nel loro territorio, che stanno creando blocchi o lunghissime code alle frontiere.
Sulle norme relative ai tempi di guida e di riposo, la Uetr spiega che vari Paesi hanno notificato all’Unione Europea l’attivazione a livello nazionale del secondo paragrafo dell’articolo 14 del regolamento CE 561/2006. “Ciò permetterà agli operatori di beneficiare di flessibilità richiesta da condizioni eccezionali, ma l’arco temporale del provvedimento varia da Stato a Stato”, scrive la Uetr. “Quindi riteniamo utile l’introduzione di un’esenzione generalizzata dagli articoli dal 6 al 9 del Regolamento, per fornire certezze ai vettori sull’intero territorio dell’Unione Europea”.
La Uetr affronta anche la questione del rinnovo della Carta di qualificazione del conducente, perché in alcuni Paesi l’epidemia ha fatto sospendere i relativi corsi di formazione periodica, prorogando le scadenze della Carta. Ma ciò vale solo a livello nazionale e gli autisti con la proroga non possono guidare all’estero. Quindi l’unione degli autotrasportatori chiede che l’Unione prenda provvedimenti per riconoscere in tutta la Comunità tali deroghe.