Dopo l'incontro con gli autotrasportatori, il ministero dei Trasporti ha aumentato gli importi per il recupero delle spese non documentate, la cui netta riduzione (del 70%) ha mobilitato nei giorni scorsi la categoria. Dalle prime indiscrezioni, i nuovi importi sono circa del venti percento inferiori a quelli dello scorso anno. Le associazioni annunciano che nei prossimi giorni uscirà la nota dell'Agenzia delle Entrate che comunicherà gli importi da detrarre.
In un comunicato emesso il 31 luglio, i coordinamento di Unatras "esprime apprezzamento per tutti coloro che hanno contribuito alla positiva soluzione di una vertenza complessa e articolata". Però, nell'elenco dei "colleghi delle associazioni dell'autotrasporto" da ringraziare, cita Fai, Unitai, Assotir, Fiap e Sna Casa Artigiani, mentre non compare Fita Cna, che pure è in Unatras. Una possibile risposta arriva poche righe dopo, quando si afferma che "purtroppo dobbiamo constatare che la difficoltà del confronto non è interamente da addebitare al Governo, poiché rimangono irrisolti gli aspetti problematici dei rapporti tra associazioni, che inducono a far da sé e dare annunci che danneggiano solo la categoria degli autotrasportatori".
Il comunicato non fa nomi e non cita casi specifici, ma pare fare un chiaro riferimento proprio alla Fita Cna, che ieri ha diffuso una nota con cui preannunciava i (presunti) nuovi importi per le deduzioni forfettarie. Un'interpretazione confermata anche dall'intervento di oggi di Paolo Uggè sul sito web di Fai Conftrasporto (di cui è presidente). Anche in questo caso non emergono nomi, ma la circostanza è chiara: "Quando si leggono dichiarazioni che tendono ad attribuirsi, quasi in esclusiva, il merito dell'emanazione dei provvedimenti utilizzando anticipazioni si genera questa conseguenza (possibili tempi lunghi sull'emanazione dei provvedimenti, ndr)".
Intanto, la stessa Fai sottolinea un nuovo possibile fronte di conflitto con il Governo, ossia la riduzione del rimborso sulle accise per il gasolio, che ha già subito riduzioni. Infatti, il Governo starebbe preparando tagli fino a 1,3 miliardi di euro sugli sconti fiscali, nell'ambito della spending review, per scongiurare un ulteriore aumento dell'Iva e delle stesse accise (causato dalle clausole di salvaguardia della Legge di Stabilità). E secondo il Sole 24 Ore, il settore dei trasporti sarebbe tra quelli coinvolti.
Lo stesso Uggè – in un articolo a sua firma apparso sul Giornale del 29 luglio – ammonisce che questo provvedimento "rischia di ridare corpo alla protesta degli autotrasportatori". Il presidente di Fai spiega che "le intese si realizzano per essere rispettate e se oggi, dopo il taglio che si è già verificato sulle spese non documentabili, a bilanci già redatti, si registrasse una nuova amputazione, come anticipato dalla stampa, la reazione appare scontata. E nessuno sarebbe più in grado d'intervenire, perché nessuno potrebbe più ridare credibilità a chi prima ha dato garanzie che interventi basati su tagli lineari non si sarebbero effettuati e ora ipotizza proprio un taglio lineare".
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